Come le strutture complesse, sia naturali che artificiali, emergono dal ripetersi di semplici operazioni, anche imprecise. Il movimento e la riproduzione (divisione cellulare), apparentemente erratici e sbadati, di una cellula vegetale “mamma” vengono dapprima descritti con l’uso delle sole 3 operazioni basilari, ‘+’, ‘-’ e ‘x’, e l’uso di un dado a 10 facce (in dono come ricordo ai partecipanti), per determinare di volta in volta casualmente, ma con probabilità differenti, la scelta di una tra quattro semplici regole di movimento. Durante una fase interattiva, i ragazzi/e si cimenteranno nel calcolo di alcuni spostamenti (anche con un po’ di buona approssimazione, che è il sale dell’ingegneria) e nel rappresentare le cellule “figlie” su un foglio di carta millimetrata (tutto il materiale necessario verrà fornito, ma può essere utile portare una calcolatrice per velocizzare il calcolo). Infine, verrà mostrato il risultato di migliaia di spostamenti e riproduzioni generate con il computer, anche attraverso una introduzione al “coding”. Il “take-home message” sarà l’origine semplice, a volte disarmante, delle strutture complesse naturali, dalle quali l’ingegneria trae costante ispirazione.
REFERENTE:
Fabio Dercole, docente di Automatica, Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria (DEIB)
AULA L 0.8